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La trota

una trota che nuota nel lago

La trota appartiene alla famiglia dei Salmonidi. Una delle caratteristiche è quella di avere il corpo allungato compresso coperto da piccole squame, il capo ha forma conica, la bocca risulta essere abbastanza ampia ed è provvista di denti in tutto l’apparato boccale, anche sulla lingua; sono provviste di due pinne dorsali, di cui una più grande davanti e una più piccola dietro.

Sul ventre ha altre due pinne. La trota è per natura simile al salmone, da cui differisce per avere il corpo più compresso e per altri minori caratteri. Per tale motivo, alcuni specialisti del settore, hanno identificato la trota quale sottospecie del salmone.

Le trote sono pesci essenzialmente d’acqua dolce, che prediligono le acque fredde, i torrenti di montagna, i laghi. Non è raro però che alcune trote scendono anche al mare o compiono migrazioni tra questo e le acque dolci.

Sono pesci di natura carnivora, nutrendosi di tutti gli animali acquatici. Il periodo della frega avviene nei mesi freddi. Sono considerate in genere molto pregiate.
Le varie specie di trote sono state distinte in relazione al relativo habitat:

Trota di torrente (Salmo fario), Trota di lago (Salmo lacustris), Trota marina (Salmo marinus).

Il Lago di Garda ospita una particolare specie di trota detta Carpione (Salmo carpio), avente la particolare caratteristica di riprodursi per ben due volte nel corso dell’anno solare.

La trota di torrente, detta Fario, può raggiungere 60 cm di lunghezza; è caratterizzata dalla presenza di macchie rosse e nere sui fianchi. La trota di lago, detta Iridea è più grande e può arrivare a 1 mt. di lunghezza e a 15 – 20 kg. di peso.

Negli ultimi anni, un esimio numero di naturalisti, dopo aver effettuato studi riguardanti le trote dell’Europa centrale e settentrionale, sono giunti alla conclusione che tutte le trote europee, di torrente, di lago, marine, debbano essere identificate in una unica specie, la Salmo trutta. Circa le trote indigene italiane, esiste ancora molta incertezza.

Il naturalista Gridelli sostiene che in Italia esisterebbero 3 o 4 specie di trote indigene diverse da quelle dell’Europa centrale e settentrionale (Salmo genivittatus, Salmo macrostigma, trota del Sagittario, Salmo carpio). In Italia però è stata largamente diffusa anche la Salmo fario e la Salmo lacustri, seminate a scopo di ripopolamento, per tale motivo, in molti luoghi, non è più facile riconoscere le trote indigene.

Da molti anni sono state importate in tutta l’Europa e in Italia anche la Trota arcobaleno, Salmo irideus, originaria dell’America.

Avendo quest’ultima la caratteristica di adattarsi facilmente alle elevate temperature estive, si presta bene per l’allevamento, decisamente meglio delle trote nostrane. Essa sopporta bene temperature di 24 – 25°, a differenza della trota di torrente nostrana non tollera quelle superiori ai 18°. La Trota arcobaleno ha anche la caratteristica di avere un accrescimento più rapido della trota nostrana.

Essendo pesci molto commestibili, le trote vengono abbondantemente allevate in tutti i paesi europei. È per tale motivo che è molta diffusa la tecnica della fecondazione artificiale delle uova. Ogni femmina può deporre fino a 2500 uova per ogni kg di peso. Le uova sono più pesanti dell’acqua, rotonde, del diametro di 4 – 5,5 mm. Ogni anno vengono seminate nelle acque pubbliche del nostro paese parecchi milioni di uova delle varie specie di trota. Le trote vengono anche allevate a scopo pratico in stagni, laghi e bacini di allevamento.

Habitat

habitat naturale della trota

In base alla sua caratteristica di adattarsi facilmente, la trota si può trovare sia in mare che nelle acque dolci, sia correnti, come torrenti o fiumi, che ferme, come laghi e stagni.

L’ossigenazione dell’acqua pone un elevato limite alla diffusione, poiché le acque devono essere abbondantemente ossigenate.

Anche la temperatura delle acque stesse rappresenta un notevole limite alla diffusione e sopravvivenza della trota, infatti, anche se molto bassa non deve salire oltre determinati valori, come accade nei mesi più caldi. Alquanto limitata è soprattutto la tolleranza all’inquinamento delle acque.

La sua diffusione in mare può avvenire solo in acque a salinità modesta. Il suo ambiente ideale sono i fiumi a corrente veloce, con acque fredde ed ossigenate ed abbondanti prede.

Riproduzione

riproduzione della trota

La trota di acqua dolce si riproduce durante i mesi invernali in un ambiente aventi preferibilmente fondi ghiaiosi. La trota scava una buchetta all’interno della quale deposita le uova.

La trota di mare, che è anadroma, compie una migrazione simile a quella del salmone ma, in genere, più breve e più spesso sopravvive alla deposizione.

Importante tener presente che, nelle regioni a clima temperato, dove si verifica l’alternanza delle stagioni, la riproduzione dei pesci, il periodo di incubazione delle uova e la successiva nascita delle larve sono eventi prettamente legati con i cambiamenti climatici al fine di garantire ai nuovi nati un periodo di schiusa ottimale.

Ne è esempio la trota fario: la riproduzione si concentra in un periodo di tempo limitato (dicembre-gennaio); considerando un tempo di schiusa delle uova di 45°C giorno, che vorrebbe dire che a temperatura costante di 10° le uova schiudono in 45 giorni circa, ed una temperatura media invernale dei torrenti montani prossima ai 3-5°C il periodo di incubazione si protrae per circa tre mesi.

Ciò significa che le piccole trote sgusceranno dall’uovo nel mese di aprile proprio in concomitanza con la ripresa vegetativa ed il “risveglio della natura” riuscendo a trovare condizioni alimentari e di temperatura dell’acqua migliori rispetto a quelle che avrebbero trovato se avessero visto la luce in pieno inverno.

Alimentazione

alimentazione della trota

La trota è un predatore molto vorace, principalmente carnivora e si nutre di una ampi varietà di prede.

Nei primi anni di vita si nutre in prevalenza di macroinvertebrati (forme larvali di insetti, insetti adulti, crostacei, molluschi, anellidi, ecc.) ed in particolare di quelle “comunità drift” di macroinvertebrati trasportati dalle acque e che provengono dal substrato del corso d’acqua oppure che hanno origine esogena.

Solamente per gli individui di dimensioni maggiori diviene importante anche la componente alimentare costituita da vertebrati, costituiti per la maggior parte da altri pesci (anche conspecifici), oltre che occasionalmente da anfibi e piccoli mammiferi.

È la temperatura dell’acqua a determinare l’attività alimentare della trota, oltre che da certi momenti del suo ciclo vitale. Infatti la trota si nutre meno in inverno, ma non tanto per mancanza di cibo, quanto per rallentamento del metabolismo dato dalle basse temperature che si traduce in un minore fabbisogno energetico.

Viceversa, all’aumentare delle temperature, la trota intensifica l’attività di ricerca di cibo. In periodo di frega la trota adulta rallenta le attività di alimentazione, poiché impegnata per la riproduzione.

Eventuali atteggiamenti di aggressività nei confronti delle esche utilizzate in questo periodo sono da attribuirsi probabilmente ad un comportamento di fastidio nei confronti di possibili intrusi che possono rappresentare una minaccia.

Tipicamente per quanto riguarda gli insetti, la trota si nutre delle ninfe acquatiche, ma anche delle pupe in fase di emersione o degli adulti presenti sulla pellicola superficiale in atto di ovo-deposizione o di involo.

Anche se per la trota vale il discorso che si nutre in misura maggiore della risorsa alimentare maggiormente disponibile, alcuni studi hanno evidenziato che la trota preferisce alcuni organismi rispetto ad altri. Le trote di maggiore taglia possono predare altri pesci.

Aumentando di taglia la trota diventa sempre meno gregaria e, in alcuni casi, i “giganti” divengono cannibali. L’attività alimentare si svolge sia a fondo che in superficie. Quando la dieta della trota prevede crostacei, le sue carni divengono rosee e delicatissime, in questo caso si dice comunemente che la trota è salmonata.

Distribuzione

distribuzione della trota nel mondo

Nella mappa di cui sopra è possibile visualizzare la distribuzione della trota nel mondo.

Le trote sono pesci essenzialmente d’acqua dolce, che prediligono le acque fredde, i torrenti di montagna, i fiumi, i laghi e gli stagni. Alcune specie, qualora la salinità delle acque risulterà essere contenuta, possono vivere anche in acque salate.

Di notevole importanza è la temperatura delle acque, che non deve mai essere eccessivamente elevata e, inoltre, basilare e fondamentale è il grado di inquinamento delle acque stesse, poiché le nostre amiche trote, a differenza di altre specie di pesci, non sopravviverebbero in acque con una ossigenazione non adeguata.

Trota iridea

Trota 2

Trota 3

Trota 4

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