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La trota iridea

trota iridea

Trota iridea: hanno fusiforme, slanciato, a sezione ovale, leggermente compresso lateralmente. La testa è di forma conica, con muso ottuso.

La bocca è ampia, in posizione terminale, leggermente obliqua verso l’alto. Mascellare esteso indietro fino al margine posteriore dell’occhio. I denti sono robusti ed acuti.

Vomere con stelo provvisto di denti disposti in una o due file. Squame cicloidi, relativamente piccole. Linea laterale in posizione mediana. Stomaco dotato di ciechi pilorici.

Pinne ventrali con inserzione posteriore rispetto alla corrispondenza con l’origine della pinna dorsale. Pinna caudale con margine dritto o lievemente concavo.

L’intensità della colorazione può variare in relazione all’ambiente ed allo stato fisiologico del soggetto. La livrea del dorso è di colore verde bruno o verde grigio sul dorso, da scura sulla parte superiore si fa progressivamente più chiara lungo i fianchi, fino a diventare bianca sul ventre.

Riflessi multicolori, con predominio di verde, viola e azzurro, interessano entrambi i fianchi ed i lati della testa.

Una fascia più o meno alta, di tonalità rosata o purpurea, può essere presente dall’opercolo al peduncolo caudale.

Una punteggiatura più o meno densa è presente sulla parte superiore e sui lati della testa e del corpo. Piccole macchie scure diffuse su dorsale, adiposa e caudale.

Habitat

Specie eurialina con popolazioni migratrici anadrome e forme che vivono stabilmente in acqua dolce. Salmonide tipico di acque fredde, può vivere bene anche a temperature di circa 20 °C, a condizione che il tenore di ossigeno sia sufficientemente elevato.

Le forme anadrome sono diffuse nelle aree più settentrionali dell’aree di diffusione e, probabilmente potrebbero essere specie indipendenti. Nel nord dell’Oceano Pacifico le trote iridee svolgono la fase trofica in mare, penetrano nei fiumi da settembre ad ottobre, risalendo per brevi tratti fino alle zone di frega.

La discesa al mare avviene dopo la deposizione, in maggio – giugno.

Le popolazioni di acqua dolce vivono sia nei grandi fiumi montani e di pianura, sia in laghi ed in piccoli torrenti.

Esistono popolazioni che svolgono tutto il ciclo vitale nei laghi (landlocked).

Le caratteristiche ecologiche di questi stock sono estremamente variabili, facendo sospettare la presenza di varie specie separate.

Le trota iridee si differenziano dalla trota europea per la minore tendenza ad intanarsi, per la composizione della dieta e per il comportamento meno sospettoso.

Le popolazioni introdotte in Europa resistono del retaggio degli stock da cui hanno avuto origine.

Per quanto riguarda le trote iridee introdotte in Italia, è noto che nei torrenti alpini vivono a quote inferiori rispetto alla trota europea. Dimostrano una notevole resistenza ai bassi tenori d’ossigeno, caratteristica che ne consente la sopravvivenza in ambienti poco congeniali, come i laghetti da pesca sportiva, o tratti di fiume relativamente degradati.

La maggioranza delle popolazioni introdotte in Italia non si riproduce in natura. Soltanto da pochi anni si hanno notizie di località, prevalentemente del nord est, dove questa specie completi il suo ciclo vitale.

Queste popolazioni sono probabilmente originarie di stock introdotti dalla Slovenia, dove furono importati riproduttori selvatici prelevati in natura nel nord America.

Alimentazione

La trota iridea si nutre prevalentemente di invertebrati e pesci, anche se talvolta gli individui più grandi possono catturare piccoli vertebrati come anfibi e roditori.

Gli avannotti si alimentano di plancton e micro invertebrati. In generale sembra che l’alimentazione delle trote iridee non differenzia molto da quella della trota europea, anche se i soggetti di maggior taglia mostrano tendenze ittiofaghe più marcate.

Riproduzione

In allevamento le trote iridee si adattano facilmente a cibarsi di carne di pesce, paste artificiali, mangimi stabilizzati ed avanzi di mattatoi. La stagione riproduttiva è estremamente variabile, a seconda degli stock considerati e delle regioni geografiche.

Nell’emisfero nord si va da febbraio a giugno, a seconda della latitudine e delle condizioni ambientali. Nell’emisfero sud, nella fascia temperata ed antartica, la frega si svolge da agosto a novembre. Alle Hawaii cade da novembre a febbraio.

I riproduttori svolgono migrazioni per raggiungere le zone di frega. Le popolazioni anadrome risalgono i fiumi dal mare.

Gli stock lacustri possono risalire gli immissari, anche se esistono popolazioni in grado di riprodursi in acque ferme.

Le aree di frega si trovano generalmente in acque basse, correnti e bene ossigenate, con substrato misto a ciottoli, ghiaia e sabbia. La femmina scava una depressione poco profonda sul fondale e vi depone le uova.

Dopo la fecondazione da parte del maschio, la femmina ricopre la covata con la ghiaia del substrato. Non esistono cure parentali. Ogni femmina emette da 1.600 a 2.000 uova per chilogrammo di peso, di colore variabile dal rosa salmone all’arancio, e con diametro di circa 3 – 5 mm.

Il periodo di incubazione varia secondo la temperatura dell’acqua, generalmente sono necessari da 30 a 60 giorni. Gli avannotti crescono velocemente e, in ambiente naturale, sono presto in grado di alimentarsi autonomamente.

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