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La trota marmorata

una trota marmorata che nuota

Trota marmorata: il suo corpo è di natura fusiforme, slanciato, a sezione ovale compressa in senso laterale. La testa è relativamente tozza, di lunghezza pari al 22 – 25% SL.

Negli esemplari giovani (250 – 350 mm) il diametro oculare risulta compreso da 1.7 a 2.2 volte nella distanza infra orbitale, da 3.1 a 4.3 volte nella lunghezza post orbitale.

Ha una bocca ampia, in posizione mediana. Il bordo posteriore del mascellare superiore è esteso fino circa alla corrispondenza con quello posteriore dell’occhio o poco oltre.

I denti sono di medie dimensioni, robusti ed acuminati, disposti su entrambe le mascelle, sui palatini, sulla lingua e sul vomere. Ne possiede circa 48-52 denti sulla mascella superiore e 36-46 su quella inferiore. Quattro denti sulla testa del vomere, stelo del vomere con 8-15 denti, allineati ma con le punte orientate alternativamente a destra e a sinistra.

Le squame sono cicloidi di piccole dimensioni. La livrea laterale in posizione mediana. Lo stomaco è provvisto di 32 – 54 ciechi pilorici.

Le pinne sono ben sviluppate. Pinne ventrali con inserzione posteriore rispetto alla corrispondenza con l’origine della pinna dorsale.

Pinna caudale omocerca, con bordo posteriore diritto o debolmente incavato. Durante il periodo di frega, nei maschi intervengono notevoli modificazioni morfologiche.

Colore di fondo della livrea grigio, bruno, o bruno verdastro sul dorso, fianchi progressivamente più chiari fino a raggiungere il ventre bianco o con sfumature giallastre più o meno marcate.

Sul dorso sono presenti marezzature sinuose scure, grigiastre o nerastre, estese sui fianchi e sulla testa, su entrambi i lati del corpo la colorazione ha riflessi argentei più o meno marcati.

Le pinne hanno tinta grigiastra o grigio-giallastra e la pinna dorsale è punteggiata di nero. Gli avannotti e gli immaturi, a differenza degli adulti, mostrano punteggiature rosse simili a quelle dei giovani di trota.

Habitat e riproduzione

Questa specie è diffusa in fiumi e torrenti montani e pedemontani, caratterizzati da acque con temperature estive non superiori ai 16 – 18 °C, ben ossigenate, con corrente da sostenuta a moderata, e fondale misto, formato da roccia massi e ghiaia, ricco di anfratti e intervallato da buche profonde.

Gli esemplari di taglia maggiore tendono a distribuirsi nelle zone medio superiori dei fiumi di maggiore portata.

È spesso stanziale anche in ambienti lacustri, dove acquista una livrea molto simile a quella tipica delle trote di lago. Gli esemplari lacustri risalgono gli immissari per raggiungere le aree di frega.

Gli avannotti e gli immaturi sono gregari, mentre gli esemplari di taglia maggiore hanno indole stanziale e territoriale.

Si stabiliscono in un tratto di fiume o di torrente ben definito, dove restano al riparo delle asperità del fondale, compiendo spostamenti di breve entità per attaccare le prede e per scacciare i potenziali competitori.

Le sole migrazioni di una certa importanza vengono effettuate per raggiungere i quartieri riproduttivi nel periodo di frega.

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